Valerio Daniel De Simoni
Diario di Viaggio
“Siamo così vicini, eppure così lontani. Abbiamo fatto così tanta strada, eppure non siamo neppure partiti. Siamo in tre, ma viaggiamo come uno solo. Siamo giovani, eppure io mi sento vecchio. Mi chiamo Valerio De Simoni, ma chi sono io? Io sono un essere umano, ma cosa siamo noi veramente? Io sono coraggioso, ma di cosa ho paura? Io partirò, ma tornerò, “io”?”
“È duro. Questo viaggio. È molto duro a volte. Tra noi tre ragazzi, con le moto, con tutte le nuove culture, lingue, ambienti, confini regole, ecc. ecc. Insomma, sarà una gran bella storia alla fine!”
Così scrive nelle prime pagine del suo diario Valerio Daniel De Simoni, nato nel 1986 a Sydney da genitori italiani trasferiti in Australia per motivi di lavoro. Nel giugno del 2010 prepara un’impresa straordinaria: attraversare l’Europa, l’Africa e rientrare in Australia per battere il primato mondiale di percorrenza su moto quad, raccogliere fondi in collaborazione con Oxfam e aiutare due villaggi africani.
Due compagni di viaggio, Ted e Jamie e un itinerario che attraversa Turchia, Balcani, Europa e infine l’Africa, dove emergeranno attriti e riappacificazioni, in cui più forti saranno le emozioni, più forte la nostalgia di casa. E dove il 13 marzo 2011, percorrendo le strade del Malawi, Valerio ha un gravissimo incidente stradale: soccorso, morirà nell’aereo che lo sta trasportando in ospedale.
Valerio Daniel De Simoni ha lasciato un diario di viaggio articolato, composto dagli appunti che ha tenuto nel suo taccuino, nei blog e nelle email spedite a familiari e organizzatori della spedizione. Sull’ultima pagina di questa testimonianza purtroppo manca la sua firma: Ted e Jamie hanno portato a compimento l’impresa, forti della promessa che si sono fatti prima di partire, arrivando a Sydney 14 mesi dopo.