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Bambini all’Ascolto | Il white paper è consultabile online

Se non avete molto tempo, ecco la linea diretta per accedere al white paper realizzato in collaborazione con Nicola Giorgio.

Vi troverete su una lavagna online, navigabile, accessibile sempre, dove il visual mapping di ogni intervento è accompagnato dalle registrazioni audio, dalle clip video, dalle bibliografie e dai punti cardinali condivisi da ogni relatore.

Le tavole si leggono in senso antiorario, in arancione trovate gli approfondimenti di primo livello, in grigio quelli di secondo, in blu le citazioni. Per ascoltare i file audio e guardare le clip video, cliccate sui player.

Se conoscete insegnanti, operatori, producer, autori interessati alla narrazione audio per l’infanzia, condividete e passate parola!

Lo scorso 9 dicembre 2022, abbiamo aperto la IV edizione di LUCIA con Bambini all’Ascolto, un seminario che ha preso forma intorno al nostro interesse verso la sperimentazione di nuovi formati audio per i giovani pubblici e che ha presentato sei diverse prospettive sulla narrazione audio per l’infanzia.

Abbiamo così raccolto a Firenze un gruppo di ricercatori ma anche audio maker e podcaster che già innovano i linguaggi dell’audio – oltre l’audiolibro e la favola letta ad alta voce – per condividere conoscenze e suggerimenti e per imparare da un lato, da chi scrive e produce storie per uno dei pubblici più complessi e meno presi in considerazione , dall’altro da chi studia i modi complessi in cui l’infanzia matura attraverso l’ascolto e la condivisione di storie.

Nel 1936, ne Il Narratore, Walter Benjamin scrive: “capita sempre più di rado di incontrare persone che sappiano raccontare qualcosa come si deve: e l’imbarazzo si diffonde sempre più spesso quando, in una compagnia, c’è chi esprime il desiderio di sentir raccontare una storia. È come se fossimo privati di una facoltà che sembrava inalienabile, la più certa e sicura di tutte: la capacità di scambiare esperienze”.

Eppure, a riascoltare gli interventi di Bambini all’Ascolto, si scopre che le “storie, la nostra e quella degli altri ci consentono di entrare nel mondo” – come dice il Prof. Gianfranco Bandini – perché narrando “non passiamo solo dei contenuti ma anche dei modi argomentativi... il compito della narrazione per bambini non è farli diventare come noi ma è quello di dare lo la possibilità, le impalcature – fare SCAFFOLDING – affinché siano loro a fare poi delle scelte”.

Allo stesso modo, da Tjeerd van den Elsen, maestro e podcaster olandese, scopriamo che i bambini rispondo in modo più creativo alle storie ascoltate rispetto a quelle viste a schermo, che hanno più facilità a ricordare ciò che hanno ascoltato rispetto a quello che hanno letto, che attraverso la parola parlata accedono a conoscenze molto più complesse rispetto a quelle cui potrebbero esporsi leggendo, che ascoltando imparano l’empatia… Che l’audio – come dice Sara de Monchy, autrice di uno dei più popolari podcast per bambini dei Paesi Bassi – è la chiave per aprire le porte dell’immaginazione nei più piccoli e che per conquistare l’immaginazione dei giovani pubblici, soprattutto quelli in bilico tra l’infanzia e l’adolescenza, alle soglie di una stagione in cui il disincanto si insinuerà senza pietà, significa abbracciare emozione e struttura.

Stiamo parlando di giovani persone che vivono quell’età in cui pensano di essere indipendenti, di sapere cosa è cool e cosa non lo è ma che allo stesso tempo non sanno bene quale sia il loro posto nel mondo e si sentono giudicate dai coetanei…. Lo stesso pubblico a cui parla Terrestrials, un podcast prodotto in casa Radiolab e di cui ci ha parlato la producer Ana Gonzalez,
raccontandoci l’enorme orchestrazione redazionale, l’ethos collaborativo che sta dietro a ogni singolo episodio, le multiple bozze e riprove, il coinvolgimento di focus group di ascolto, l’universo multimediale di video clip, canzoni, attività didattiche che circonda il podcast.

Un pubblico che è impenetrabile talvolta come una scatola nera, che in pochi sanno raccontare; un pubblico che ogni tanto vuol raccontarsi da sé, come succede con la redazione espansa di Radioimmaginaria, composta da bambini e adolescenti che si sono trovati a condividere un medium e a crearci intorno una comunità: la radio per noi è un po’ come una bandiera e l’idea di sventolare in giro per tutto il mondo l’opinione degli adolescenti e far capire cosa gli adolescenti pensano di quello che ci succede intorno, a noi piace moltissimo.

Un pubblico la cui voce va ascoltata – come ci ricordano Florent Barat e Sébastien Schmitz di Le Collectif Wow !, – perché richiede la stessa cura concessa agli adulti. Non dobbiamo prenderli in giro – dicono – trattare le parole dei bambini con serietà dà loro valore e attenzione. È quello che vorremmo fare sperimentando con il suono e i linguaggi di radio e podcasting; ed è anche un auspicio che condividiamo con voi che ci avrete letto fin qui.

Buona lettura e ascolto allora…

Il white paper si trova QUI.
QUI invece è possibile scaricare il white paper in PDF, versione integrale, che comprende:

Gianfranco Bandini – Narrare all’infanzia, un’esperienza sempre nuova, tra contesto familiare e territorio
Tjeerd van den Elsen – L’impatto dell’audio su linguaggio e lettura nei bambini
Le Collectif Wow! – Quando i bambini ascoltano, ti insegnano una lezione: non scrivere per loro, non provare a prenderli in giro
Radioimmaginaria – L’arco di Chiara
Ana Gonzalez – Terrestrials: alla scoperta delle stranezze nello storytelling per bambinз
Sara de Monchy – Come produrre un audio coinvolgente per bambinз [masterclass]

Se vi interessa solo ascoltare le registrazioni integrali delle relazioni, le trovate QUI.

Bambini all’ascolto è possibile grazie al generoso supporto del Kingdom of the Netherland – Ambasciata Olandese in Italia. Grazie alla collaborazione di Libreria Todo Modo e al Dipartimento di Formazione, Lingue, Intercultura, Letterature e Psicologia di UNIFI. Grazie dell’ospitalità a CANGO Cantieri Goldonetta.

Per domande, richieste, suggerimenti, scriveteci a lucia@radiopapesse.org