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La grotta del sonno

con Daniele Giannetti, Sole, Mercurio e doppia Venere

Vi consigliamo di portare un cuscino, una copertina o un materassino per stare più comodi.

E se cominciassimo il mattino senza svegliarsi affatto, procrastinando il tempo del sogno in un viaggio sonoro, onirico e collettivo?

Maria Pecchioli e Daniele Giannetti trasformano il passaggio fra la veglia e il sonno in un moto di sogno perpetuo, fatto d’immersioni in acque profonde, grotte carsiche percorse da bagliori di luce, cavità oscure abitate da creature strane, branchie, sonar, occhi sferici e stelle marine.

Procedendo verso gli abissi, risaliremo con loro la china del sonno, e più ci immergeremo, più il nostro inconscio si parcellizzerà in un universo mobile, in espansione e si disperderà come polvere quantica. Insieme cavalcheremo queste acque sul dorso della balena che, come il gatto di Schrödinger, è potenzialmente reale e irreale. Tutto dipenderà dalla nostra curiosità nell’immersione.

Maria Pecchioli e Daniele Giannetti indosseranno creazioni di Aldo Lanzini a cui va un ringraziamento speciale.

Maria Pecchioli è artista e producer di piattaforme cross-mediali, performer e filmmaker attenta ai processi di trasformazione individuale e collettiva. Ideatrice e curatrice della residenza artistica e summer school Corniolo Art Platform (dal 2011); co-fondatrice del duo artistico-curatoriale Radical Intention (2009); co-fondatrice del collettivo Fosca (2006). Nel 2020 vince il Premio OPEN /// CREAZIONE [URBANA] CONTEMPORANEA promosso da Pergine Festival per creazioni interdisciplinari che riescano a reinventare/immaginare/ esplorare lo spazio pubblico. Il suo film Cherokee Street – The Mutual Conquest ha ricevuto la menzione speciale della Giuria al Premio Combat 2019. Nel 2014 il film documentario Lei disse sì, di cui firma la regia, vince il Biografilm Festival. Proiettato in festival nazionali, internazionali e nelle sale cinematografiche, Lei disse sì è diventato uno dei progetti cross-mediali più rilevanti sui diritti civili in Italia. 

Da anni suona i gong planetari, performando in ambito artistico e sonoro-vibrazionale. Dal 2012, Plotting the Urban Body è stato realizzato a Milano in residenza a ViaFarini, a cura di Kunstverein (2014), a New York con Flux Factory (2014), a San Gimignano con Fenice Contemporanea (2015), a St.Louis USA con The Luminary (2016), a Torino prodotto con Mercato Centrale Torino (2019), a Barcellona durante la residenza ad Hangar.org (2020) e a Firenze, nel quartiere di Rifredi.

Daniele Giannetti è un artista multidisciplinare di base a Firenze. Il suo lavoro nasce da una ricerca personale – che unisce approccio tradizionalmente scientifico e antiche conoscenze indigene – al suono e alla vibrazione. Il suo lavoro spazia tra scultura, performance, installazioni e pittura, a cui si approccia in modo scultoreo.


Tutti gli eventi di LUCIA festival sono ad ingresso gratuito.

L’uso della mascherina è fortemente raccomandato, laddove non ne sia reintrodotto l’obbligo.
Gli spazi del festival sono accessibili a persone con mobilità ridotta e in carrozzina.